BRUGORA: MONITO PER TRIUGGIO!

Le abbondanti precipitazioni avvenute i giorni scorsi sono motivo di una forte riflessione di carattere idrografico.  Problematiche che spesso ho fatto presente nelle sedi istituzionali.  Il territorio di Triuggio è tra i più sensibili della Brianza. A volte non abbiamo ancora la consapevolezza di quanto sia importante preservare il verde come grande risorsa che altri paesi brianzoli non hanno.
La frazione di Tregasio rischia di essere quella più penalizzata, in particolar modo la parte nord: è terreno di bassa capacità di assorbimento dell’acqua. La natura, fin dai tempi lontani, ci ha pensato attraverso foppe e avvallamenti, utili nel caso di abbondanti piogge, come regolatori del deflusso delle acque. Va ricordato anche che ai lati esistono torrenti (Brovada e Pegorino) che in occasioni di precipitazioni soffrono di propri problemi, così da danneggiare non solo la frazione ma tutto il territorio. 
Se cementifichiamo in zone sensibili, la natura in un primo momento non si ribellerà ma darà dei segnali, perché l’uomo faccia buon uso “del Creato che gli è stato affidato”.

Ma veniamo ai fatti di Brugora: le piogge eccezionali hanno causato l’allagamento della strada (al punto di vedere auto galleggiare) formando una pozza profonda. E’ la naturale conseguenza di una zona da poco cementificata, dove l’acqua non ha potuto defluire per l’impatto del cemento  e in particolare forse proprio da una recente costruzione su un’ area verde che prima fungeva da sistema di regolazione del deflusso delle acque meteoriche.
A valle di Tregasio danni gravi non ce ne sono stati ma il segnale è forte. Infatti le acque si sono riversate, dopo un turbinio di scoli e diverse rogge (di origine naturale), in zona di via Laghetto dove storicamente esisteva un avvallamento.

Questo è il monito che lanciamo. Partendo da questa esperienza il paese rischia, in futuro, di pagare il prezzo più alto. Ecco perché insistiamo senza mire partitiche ma solo per il bene comune che il territorio abbia un carattere sovracomunale. Non può essere che un comune faccia come vuole, o per disinteresse o per altri interessi. Da poco è stato approvato un piano di carattere provinciale, come un cambio di rotta, un punto fermo, un’inversione culturale per la salvaguardia del nostro territorio. E la precedente amministrazione cosa ha fatto? Piuttosto che cogliere questa opportunità, con altri otto comuni, ha ricorso per vie legali affinchè le cose rimanessero come prima!
Chiedo al Parco della Valle del Lambro che tenga una posizione più ferma e decisa su queste problematiche.

Ora tocca a voi, nuova amministrazione! Che Triuggio sia di esempio su altri paesi brianzoli per le sue rare bellezze (boschive e dei campi coltivati). Diamo una svolta storica. Non lasciamo gestire il nostro territorio a pochi con l’intento di farne un affare. Ma una politica per il solo bene del nostro paese, per le generazioni future che ci giudicheranno per ciò che non abbiamo fatto.  

 

Triuggio,  29.06.2014

Terruzzi Angelo
Triuggio Onesta Verde Vivibile